Se la segnaletica stradale viene mal collocata sulla carreggiata sussiste il diritto al risarcimento dei danni causati. A stabilirlo è il Giudice di Pace di Campobasso con sentenza n. 284, depositata il 21 maggio 2015, dove ha riconosciuto il risarcimento ad un automobilista per aver impattato contro un segnale stradale che era stato posizionato in modo errato su un’area destinata alla circolazione stradale. Il conducente nel mentre percorreva una superstrada terminava la sua corsa contro un segnale stradale per lavori in corso posizionato in curva. Secondo le disposizioni del Codice della Strada la segnaletica stradale va collocata sulla banchina o in alternativa sulla corsia di emergenza ma assolutamente non va posizionata sulla parte destinata al passaggio delle auto. Se la manutenzione della strada è affidata all’impresa esecutrice dei lavori in tal caso ad essere responsabile è quest’ultima e non Anas. Nel caso di specie non era possibile evitare l’impatto nonostante la diligenza del conducente in quanto il pericolo non era ravvisabile e prevedibile. Il giudice ha accolto la domanda del ricorrente concedendo un risarcimento danni pari a 600,00 euro come da preventivo depositato in atti. Ai sensi dell’art. 2051 c.c. provvederà al risarcimento dei danni l’impresa incaricata dell’esecuzione dei lavori, in solido con la propria assicurazione, per non aver rimosso l’ostacolo (segnale stradale) in quanto essendone la custode aveva il pieno dovere di rimuoverlo, anche al fine di evitare situazioni di pericolo.